mercoledì 13 marzo 2013

Itinerari: ROMA

Roma sotto il cielo azzurro acquerello del mattino di sole, è un miraggio rinascimentale, ma diventa esotica e orientale nella luce dorata del tramonto, con le sue vedute di cupole punteggiato di palmizi. 
Città cangiante e armoniosa, bianca di marmi, con il Foro Romano, l’arco di trionfo di Tito, quello di Costantino, il senato, le chiese e poi le antiche case, le strade romane e il monumentale Colosseo,  mescola nel suo panorama  la Roma dei Papi e quella del Regno d’Italia in un panorama che si scopre sempre diverso e sorprendente. 
Così dall’alto della scalinata della chiesa dell’Ara Coeli, accanto al Campidoglio, si apre uno scenario punteggiato di banderuole, di campanili, di chiese, dove i pallidi colori del ‘600, si fondono con il rosso pompeiano e l’ocra dei grandi palazzi umbertini. Svettano gli obelischi e le colonne, veri punti cardinali cittadini, da piazza Venezia sino a Piazza del Popolo, in un percorso disseminato di fontane e fontanelle, illuminato di riflessi d’acqua cristallina e mormorii, di quelle famose “Fontane di Roma” celebrate dalla musica di Ottorino Respighi.
Cercate un itinerario diverso dal solito? 
Seguite gli zampilli… potreste visitare tutto il centro della città partendo dai getti d’acqua delle sfingi egizie sotto al Campidoglio, alla famosa fontana delle Tartarughe di piazza Mattei, vicino al Portico di Ottavia, e poi seguendo una sequela di fontanelle arrivereste sino al nobile Palazzo Farnese, che custodisce gli affreschi del Carracci, e davanti al quale campeggiano due enormi fontane in vasche di porfido di epoca romana. 
Una sosta a Campo dei Fiori per un trancio di pizza, la migliore di Roma, al forno dietro la fontana tonda, vicino ai banchi dei fiorai, e poi, ecco Piazza Navona, elegante, ariosa, gioiosa. 
Se riuscite ad esserci in un mattino di primavera, molto presto, sentirete solo il melodioso gocciolio delle sue fontane: quelle del Borromini, magnifiche, popolate di statue di dei del mare, di delfini, di fiumi e di conchiglie che ricordano i giochi d’acqua che si dice avvenissero in questa piazza nell’800, quando veniva allagata per far divertire il popolo e la nobiltà. 
Dietro alla Piazza vicino a Palazzo Madama c’è la fontanella dei “letterati”, dove da una pila di libroni di pietra sgorga un getto d’acqua, ma la più suggestiva è quella a “coppa”, un enorme catino di epoca romana dal quale l’acqua trabocca limpida e silenziosa. 
Da qui, Piazza del Pantheon è a un passo, e nel bel mezzo neanche a dirlo, c’è una fontana, ma è il Pantheon, con quel suo portico dalle enormi colonne, che attira e che affascina, con quello squarcio tondo nel tetto che, univa la potenza degli elementi e quella dei cesari, in monumento unico nel suo genere. 
A questo punto del nostro itinerario, vi proponiamo una pausa per riprendere fiato e per coniugare il panorama pietroso del cuore di Roma con un drink, un cocktail classico, fatto a regola d’arte, al bar “Le Coupole”.

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